1 – Come si costruisce una campagna di marketing efficace?
Costruendo un identikit del nostro potenziale cliente, dal punto di vista antropologico, sociologico, psicologico oltre che ovviamente dal punto di vista delle conoscenze tecniche e del mercato.
2 – Come si vince una trattativa commerciale o la negoziazione di un contatto o di un contenzioso?
Vedi la risposta al punto 1 ovvero come direbbe il famoso generale cinese Sun Tzu, vissuto alcuni secoli prima di Cristo: “Se conosci il nemico e te stesso, la vittoria è sicura. Se conosci te stesso ma non il nemico, le tue probabilità di vincere e perdere sono uguali. Se non conosci il nemico e nemmeno te stesso, soccomberai in ogni battaglia.
3 – Come faccio a conoscere che carattere ha il mio potenziale cliente? Come pensa, com’è strutturato psicologicamente? Quali sono i suoi valori?
Siamo portati a credere che l’unica cosa che possiamo sapere su di lui o lei sia al massimo quel che ci fornisce una ricerca online dei nominativi dei nostri potenziali clienti. Guardiamo il sito, e poi? Guardiamo i profili social, e poi? Non bastano a fornirci un identikit completo sulla base del quale costruire una campagna di marketing talmente raffinata e sofisticata da superare qualsiasi obiezione, anzi da convincere i nostri potenziali clienti ad acquistare da noi ancor prima di conoscerci personalmente.
4 – E quindi con quale altro strumento posso capire i tratti distintivi del popolo a cui voglio vendere?
Lo strumento è l’osservazione e la valutazione critica del suo comportamento sociale, che è ovviamente anche politico.
5 – Quando? In quale periodo devo osservarlo?
Sempre. Ogni evento politico, umano, sociale è un’occasione per decifrare le caratteristiche peculiari di un popolo, e dal confronto tra ciò che veniamo a sapere di una nazione straniera e quello che sappiamo di noi stessi ci fornirà nuove conoscenze su ciò che siamo, sulla nostra identità, sul valore aggiunto che possiamo offrire alla nostra clientela straniera, in termini non soltanto di tecnologia di prodotto, ma umani.
Ecco perché oggi vi parlo di un fenomeno tutto americano. In un articolo del Washington Post si dice che:
“L’uso della maschera per alcune persone è un identificatore di credenze più ampie e di tendenze politiche. Come molte altre questioni radicate nella scienza e nella medicina, la pandemia è ora completamente ingarbugliata in un tribalismo ideologico. Questo è già successo in passato: caschi per motociclisti, cinture di sicurezza nelle auto, divieto di fumare nei ristoranti. Tutte queste misure hanno provocato battaglie per la libertà personale.”
“L’enfasi tradizionale della nazione sui diritti degli individui distingue gli Stati Uniti da molti altri paesi, ha detto Anthony S. Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases.”
La CNN dichiara che:
- il numero di malati continua ad aumentare
- gli ospedali stanno raggiungendo la capacità massima
- l’Unione Europea potrebbe impedire ai cittadini americani di entrare in Europa.
- la Casa Bianca sostiene che il numero di casi aumenta perché si fanno i test, basterebbe non farli e la curva calerebbe.
Nonostante tutto ciò il rifiuto di molti americani di rispettare le regole di comportamento utili a contenere la diffusione del virus è fortissimo.
Perché? Perché l’individualismo è il valore massimo di questo popolo: io, io e poi ancora io. L’interesse del singolo e la volontà individuale superano qualsiasi causa di forza maggiore che richieda di mettere davanti l’interesse della collettività rispetto a quello individuale.
Questo vuol dire che l’americano compra per soddisfare un’esigenza individuale, è LUI COME SINGOLO che vuole vincere, diventar più ricco, più attraente, essere amato, risparmiare tempo, divertirsi, ecc. Quindi si compra le scarpe sportive per arrivare primo, acquista un macchinario italiano se questo gli permette di fare carriera, e così via.
E i tedeschi? Tutt’altro mondo.
Ovviamente non siamo solo noi a guardare fuori dalla finestra e a studiare i comportamenti altrui. Anche noi stiamo sotto i riflettori. Come già raccontato nel mio precedente articolo i tedeschi ci hanno guardato in questo periodo di pandemia con rispetto, preoccupazione, e nostalgia, manifestando posizioni molto favorevoli, contrariamente a quanto spesso vuole farci credere la stampa italiana.
Trovo in parte esilarante, e in parte confortante il modo in cui siamo rappresentati nel video che trovate qui sotto prodotto da Trevor Noah, conduttore di The Daily Show. Non ne emerge una rappresentazione comica né folcloristica di noi italiani, anzi, emerge invece tutta la nostra umanità dove sindaci e amministratori di provincia (a prescindere dallo schieramento politico) sgridano i propri concittadini come farebbe un padre arrabbiato con i suoi figli. E gli spagnoli ci assomigliano molto.
Parlando con amici e collaboratori in USA e Germania mi rendo conto che hanno uno sguardo su di noi che li accomuna, continuamente li sento dire: ma come fate? Cantate sui balconi, le forze dell’ordine vi sgridano, mentre qui rischiamo la vita? MA COME FATE?
Come in USA vedono l'emergenza italiana
I nostri sindaci sono già famosi in tutto il mondo!Non perderti il Daily Show Social Distancing with Trevor Noah su Comedy Central (SKY 128 e in streaming su NOW TV)#AloneTogether #IoRestoACasa
Gepostet von Comedy Central IT am Mittwoch, 25. März 2020
Fonte: https://www.facebook.com/watch/?v=531665957733449&external_log_id=78ef302c-3bf6-4d63-8dd3-35544c830108&q=trevor%20noah%20italy
Fonte: https://www.washingtonpost.com/health/the-battle-over-masks-in-a-pandemic-an-all-american-story/2020/06/19/3ad25564-b245-11ea-8f56-63f38c990077_story.html